Dal mare...a Roma

Dal Mare Nostrum 

alla Grande Bellezza di Roma



Percorso transdisciplinare
classi
 4B /5A / 5B 
Scuola Primaria "Arduino Carbone" - Sora





Dal mito alla storia




Federica




Roma sarebbe stata fondata il 21 aprile del 753 a.C. da Romolo, discendente dei Re di Albalonga, città che nel mito era collegata alle vicende di Troia e al mondo greco: Enea, lasciata Troia dopo la sua caduta, dopo lunghe peregrinazioni approdò nel Lazio e fondò Lavinia (oggi Pratica di Mare) mentre il figlio Ascanio (chiamato anche Julo oppure Giulio) fondò Albalonga.


Melissa




Matteo (IVB)

Tra la fine del II millennio a.C., periodo che gli antichi fissarono per la caduta di Troia, e la fondazione di Roma, mancavano circa III secoli, durante i quali si succedettero Re di Albalonga. Il mito di Enea fu elaborato dagli storici Romani a partire dalla fine del III secolo a.C. e costituisce la base dell’ Eneide, il grande poeta epico che Virgilio scrisse alla fine del I secolo a.C..

 

Veronica

 

 

La storia di Romolo e Remo si forma invece intorno al IV secolo a.C. su un nucleo forse più antico, arricchendosi nel tempo di elementi comuni a molte culture .

Secondo la leggenda i due gemelli nacquero dall’ unione di Marte con Rea Silvia, figlia di Numitore re di Albalonga. Numitore fu deposto dal fratello Amulio, il quale fece abbandonare Romolo e Remo sul greto del Tevere; i neonati furono trovati da una lupa (animale sacro a Marte) che li allattò, e successivamente furono accolti e allevati da tutta la famiglia di un pastore.

 

Giorgia





Diventati adulti i due gemelli furono riconosciuti da Numitore, essi lo aiutarono a riprendere il trono e il nonno, per riconoscenza li autorizzò a fondare una città tutta loro sul colle Palatino.
Qui il dramma: i due fratelli osservavano il cielo per trarne i presagi favorevoli alla fondazione; Romolo vide 12 uccelli in volo e cominciò a tracciare con l’aratro il confine della città. Remo, per invidia passò il confine e fu ucciso.



Letizia





Romolo regnò per quarant’ anni, popolò la città con le donne rapite al popolo dei Sabini (ratto delle Sabine) e con l’ ospitalità concessa a altri immigrati.

Mariasole 

 

Si racconta che Romolo improvvisamente sparì, forse, assunto in cielo dove divenne il dio Quirino (i Romani si chiamarono anche Quiriti, sinonimo di cittadini); forse, secondo una differente versione, sbranato dai senatori che non volevano essere governati da un re.

 

Nicole


Questa storia contiene molti elementi importanti: la nascita di un fondatore da un dio e da un mortale (il matrimonio sacro, ierogamia, già incontrato in Oriente) il fratricidio, che riflette il sacrificio rituale alla base della fondazione di una civiltà, il fondatore che dà il suo nome alla città.

 




Gaia














Nuove scoperte sulle origini di Roma


Il mito dice la verità sulla fondazione dell'Urbe. A sostenere la teoria è il Professore Andrea Carandini, docente di archeologia classica, all’Università "La Sapienza" di Roma.

"Dopo oltre un ventennio di ricerche da me dedicate alla Roma delle origini è emerso che molti dati archeologici relativi alla fondazione dell' Urbe convergono con le notizie che ci vengono dalla tradizione”.
La leggenda situa la nascita di Roma nel 753 a.C., adesso le scoperte confermano che la fondazione sarebbe avvenuta proprio intorno alla metà dell' VIII secolo a.C. (è circa in questo secolo che alcuni villaggi, sorti sulle colline lungo la sponda sinistra del Tevere, si unirono e formarono un' unica città di nome Roma, dalla tribù che abitava sul Colle Palatino: i Ramnes).
Dalle ultime indagini si è appreso, inoltre, che il Santuario di Vesta, all' interno del Foro risale all’ VIII secolo a.C. e non al VII o VI secolo a.C. come si era sempre creduto. Inoltre, sotto quello che veniva considerata l'unico pavimento del Foro, datato al VII secolo a.C. , ne abbiamo rinvenuto un altro più antico di un secolo".

 




VII secolo a.C. : primi villaggi sui colli romani

Intorno al VII secolo a.C. i colli romani cominciarono ad essere abitati da villaggi di capanne.
Le capanne, che si trovavano soprattutto sul Colle Palatino, erano abitate da piccoli gruppi appartenenti al popolo dei Latini, che si riunirono sui colli Albani per celebrare la festa di Giove.
Su altri colli abitavano altre popolazioni.
Dunque, il Palatino, il colle scelto da Romolo per la fondazione della città, era effetivamente abitato nella metà del VIII secolo a.C. anche se i piccoli villaggi dei Latini non formavano ancora una città.
L'esistenza di queste piccole comunità di villaggi mostra come la leggenda della fondazione di Roma contenesse un nucleo di fatti storici.




Una rivoluzione tecnica e costruttiva
La migliore espressione dell'arte romana va individuata nell'architettura: una grande architettura civile e monumentale, che caratterizza le città di Roma e tutte le città dell'Impero. Essa raggiunge livelli straordinari grazie all’adozione di una rivoluzionaria tecnica edilizia.

· L'architettura civile è connotata da grandi volumi esterni ed ampi spazi interni.

· Essa ha sviluppo curvilineo, a differenza di quella greca, in cui prevale la linea retta. L'arco sostituisce la trabeazione, la volta e la cupola sostituiscono la copertura piana.

· Presenta ampie superfici murarie, rese possibili dall'uso del mattone, la cui piccola dimensione consente flessibilità di lavorazione e di assemblaggi

· Elemento portante per eccellenza è ora il muro, che può assumere andamenti curvilinei ed apparire leggero, grazie alle ampie aperture ad arco. Negli edifici monumentali, esso è arricchito da elementi decorativi (semi colonne, lesene, fregi )

· Emerge cosi un'architettura di grandi volumi, ma ricca di movimento.

· I Romani riutilizzano elementi dell' architettura greca, ma ne cambiano le funzioni . La colonna, ad esempio, non ha più funzione strutturale ma, generalmente, solo decorativa .

· L'architettura è legata alla scultura e alla pittura: gli archi di trionfo e le colonne celebrative sono arricchite di rilievi scultorei ; le case patrizie ( domus ) e gli edifici pubblici di affreschi.






 











I RE DI ROMA
 
FRA STORIA E LEGGENDA  

La tradizione attribuì al periodo monarchico sette re anche se non è possibile stabilire quanto vi sia di attendibile nelle singole notizie.
Al fondatore Romolo venne attribuito la creazione delle istituzioni politiche; al successore Numa Pompilio le istituzioni religiose; il terzo re, Tullio Ostilio fu il conquistatore, tra l’alto, di Albalonga; Anco Marzio fu il fondatore di Ostia, il Porto di Roma; infine gli ultimi tre re, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo fanno riferimento al periodo nel quale la città Latina cadde sotto il dominio di dinastie etrusche. 

Con la cacciata di Tarquinio il superbo, avvenuta nel 509 a.C., finì il periodo Monarchico e Roma divenne una Repubblica.




Il sale: dono prezioso del mare







L’importanza del sale è legata all'alimentazione e alla conservazione dei cibi. 

Anche i Sumeri, i Fenici e gli Egiziani utilizzavano il sale. La produzione e il commercio del sale fu incrementata dallo sviluppo dell’Impero Romano. Il re Anco Marzio fece costruire le prime saline ad Ostia e ben presto si sviluppò il commercio del sale con la costruzione della via salaria. La parola sale deriva dal latino sal e significa acqua salata. Nell' antichità il sale ha rappresentato qualcosa di prezioso: l' oro bianco. Il salario indicava la paga che i soldati ricevevano appunto in sale. 

In Egitto solo ai faraoni era concesso il sale. Per i Celti la parola hall (il sale) era assonante alla parola heil che aveva pure un altro significato vibrazione. Il termine halite viene utilizzato ancora oggi in geologia per indicare il sale cristallino puro. 

Una salina è un impianto per la produzione di sale marino acqua di mare per concentrazione mediante evaporazione naturale dell’acqua. Un metro cubo di acqua salata contiene circa 30 kg di cloruro di sodio. Una salina è costituita da una serie di vasche in cui l’acqua evapora per l’ irraggiamento solare. L’acqua vergine viene messa nella prima vasca e successiva mentre viene trasferita in una seconda vasca. In questa vasca la concentrazione aumenta e si comincia a vedere il carbonato di calcio. Nella vasca successiva precipita il solfato di calcio. Nella quarta vasca perde tutte quelle impurezze che erano presenti nell'acqua vergine; ora quell'acqua è diventata l’ acqua madre. Nelle vasche cristalline il cloruro di sodi viene raccolto, infine viene sottoposto a raffinatura, un processo di lavaggio con acqua pura, che lo estrapola e lo divide da ogni sostanza diversa dal cloruro di sodio stesso. Il sale marino da cucina può essere commercializzato solo se è puro cloruro di sodio o al 99,5%. La stagione della produzione del sale va da aprile a settembre. In alcuni passaggi l’acqua può assumere una particolare collaborazione rossastra dovuta alla presenza di micro-alghe in grado di vivere in questi ambienti ipersalini. Molte saline, oggi abbandonate in quanto non più economicamente produttive, sono state trasformate in riserve  naturali, caratterizzate da una grande quantità di animali principalmente uccelli, legati a queste particolari ecosistemi, divenendo ricercate mete di turismo naturalistico. In Italia le saline più importanti sono quella di Cervia in Romagna; quella di Trapani in Sicilia, quella di Cagliari in Sardegna e quella di Margherita di Savoia in Puglia, che è la più grande salina d’Europa .
















PERCORSO DI LOGICA







IL MANDALA







IL MANDALA DI ROMOLO






I NUMERI ROMANI






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